© Le immagini riprodotte in questo sito sono di proprietà esclusiva dell’Autore che garantisce e attesta l’autenticità e la paternità delle opere - Febbraio 2024
Benvenuto
I quadri che seguono sono stati suddivisi e poi raggruppati in sei ordini differenti,
come se fossero altrettante sale diverse di una galleria d’Arte tematica.
L’arte di Tommasi
Adriano Junio Tommasi, nato nel giugno del '49, vive e lavora
a Milano nel suo studio di via Ponte Seveso 28.
Frequenta l'accademia di Brera e si diploma con il massimo
dei voti in pittura e grafica all'Istituto d'Arte Superiore al
Castello Sforzesco di Milano.
Subito inserito nel lavoro, Tommasi opera nel campo della
comunicazione aziendale: pubblicità, promozioni, packaging,
eventi… firmando come art director campagne prestigiose
per Alfa Romeo, Olivetti, Montesison, Bayer,...
Coordina insieme alla Galleria Marconi «12 artisti per Alfa
Romeo», Pubblica «Effetto Alfa» insieme a Cerri e Intra,
Pubblica alla Triennale di Milano Il volume catalogo alla
mostra «Materie Plastiche nell'Arte» per la Montedison.
Al contempo, prosegue un suo percorso pittorico che lo vede
affrontare le tecniche figurative con approccio mai banale,
intervenendo sulla tela con apporti materici: stoffe e pizzi
arricchiscono le figure, giocando sull'eterna alternanza di
realtà e finzione nella rappresentazione artistica, per
approdare poi al digital painting.
Partecipa a numerose mostre collettive e personali
ricevendo lusinghieri successi di critica e pubblico.
Partecipa a vari concorsi, non ultimo quello dello scorso
anno a PortaMi Porta Romana Bella, dove si aggiudica il
primo premio con il quadro La danseuse et le toits de Parìs.
Grafico? Artista? Art Director? Esteta? Digital painter?
Come si fa a dare una descrizione univoca di chi ha passato
una vita a trapassare i confini fra arte e creatività pura,
mescolando le carte e sfuggendo qualsiasi classificazione
con puntigliosa perseveranza?
Immagini prese ed elaborate attraverso il computer, forme
piegate alla visione dell'autore, interpretazioni del reale che
si dilatano negli spazi assumendo cromie e consistenze ora
dense e corpose, ora sfumate ed evanescenti.
Tommasi sembra cogliere le immagini con sguardo
partecipe, filtrarne la natura e reinterpretarne l'essenza
tramite le maglie della tecnologia, per fissarle infine sulla
tela ad accogliere l'intervento conclusivo.
Fluide pennellate in acrilico, o più corposi interventi in
smalto e altre sostanze di plastica fisicità, esaltano la
composizione sottolineando i rimandi, la complessità delle
citazioni, la singolarità delle storie.
Immediatezza contemporanea ed evocazioni senza tempo si
fondono in una visione poetica senza parole, o meglio con
parole espresse altrimenti, nell'eterna concatenazione
dell'espressione creativa.
Giulio Carloni
“Immediatezza contemporanea ed evocazioni senza tempo
si fondono in una visione poetica senza parole, o meglio
con parole trasformate in forme e gradazioni cromatiche,
nell'eterna concatenazione dell'espressione creativa
che diventa pura energia…”
© Le immagini riprodotte in questo sito sono di proprietà esclusiva dell’Autore che garantisce e attesta l’autenticità e la paternità delle opere - Febbraio 2024
Incontri
Breve rassegna di eventi e incontri che hanno influenzato il percorso artistico
dell’artista prima, durante e dopo la sua esperienza professionale come Art Director d’agenzia.
Lìincontro con Handy Warool alla sua mostra «Il Cenacolo» (avvenuta al Palazzo delle Stelline, organizzata
dal Credito Valtellinese e seguita da team di Tommasi quale agenzia del Credito)
è stato particolarmente significativo avendo influenzando la sua pittura in un percorso di Pop Art.
Le varie mostre che si sono susseguite hanno riscontrato un grande successo di pubblico e critica
rafforzando nell’artista l’autostima e lo stimolo per continuare.
In un’intervista durante la quale gli fu chiesto perché dipingesse, rispose così:
«Rimarreste sorpresi, o almeno credo, da quanti mi chiedono perché continuo a dipingere.
Il motivo è abbastanza semplice: lo faccio perché mi diverte e perché mi dicono che sono abbastanza bravo
nel farlo. E così non mi tiro indietro.
Per natura sono creativo e mi piacciono soprattutto quelle opere che coinvolgono profondamente spettatore
e autore. Quando ne azzecco una tra di noi nasce una sorta di flirt, un’esperienza esaltante come un valzer
con uno sconosciuto che non rivedrete mai più o un bacio dato al buio.
E quando i miei quadri sono raccolti in una mostra, o in un catalogo, mi sento sempre come un venditore di auto
a Venezia. Espongo le mie opere e invito il visitatore a esprimere il suo parere, a fare una preferenza.
E intanto continuo a produrre e a divertirmi! È vietato batter la fiacca, è impossibile accrescere il proprio talento,
che è innato, ma in genere si riesce a impedire che diminuisca.
O almeno mi piace pensarlo.»
© Le immagini riprodotte in questo sito sono di proprietà esclusiva dell’Autore che garantisce e attesta l’autenticità e la paternità delle opere - Febbraio 2024
Prima sala. España.
Ecco l'impetuoso scontro fra i galli, ecco la danza ritmata e sensuale, la coreografia di passione e di morte
della tauromachia. Ecco, soprattutto, il movimento che restituisce un’immagine mai nitida perché sempre in divenire,
come un film rallentato per cogliere l’attimo in cui l’inevitabile accade: che sia la spada del torero a colpire al cuore
la bestia possente o che sia invece quest’ultima, con vana ribellione, a ferire il toreador.
I colori vivaci sono un inno alla vita mentre qualcosa, intorno, evoca tragedia e afflizione,
come nella celebre poesia di Federico García Lorca:
Eran las cinco en punto de la tarde.
Un niño trajo la blanca sábana
a las cinco de la tarde.
Una espuerta de cal ya prevenida
a las cinco de la tarde.
Lo demás era muerte y sólo muerte
a las cinco de la tarde…
Le tele di Tommasi ricordano a ciascuno di noi che le cinque della sera arrivano, ineluttabili, al di là del rutilare
degli ori e degli scarlatti, del ritmo sensuale del tango. In fondo, sembrano dire, la vita è anche attesa della fine.
© Le immagini riprodotte in questo sito sono di proprietà esclusiva dell’Autore che garantisce e attesta l’autenticità e la paternità delle opere - Febbraio 2024
Terza sala. Intimità svelate.
Qual sia la dimensione naturale dell’erotismo pittorico di Tommasi non è cosa facile da capirsi.
C’è il richiamo pop che trasuda dalle opere meno recenti, dai toni acidi e dai tratti decisi, e quello più giocoso e attuale
in cui l’eterna seduzione dei corpi viene stemperata dalla presenza lieve, quasi intimista, di cuccioli di gatto.
Stoffe e pizzi arricchiscono talvolta le figure, giocando sulla perpetua alternanza fra realtà e finzione nella rappresentazione
artistica: ma che si tratti di una tridimensionalità effettiva o d'una serie di sapienti pennellate, le opere di questo filone
si uniscono nell’esaltazione della carnalità, che trasuda d’eros pagano (o forse - ammettiamolo! - intrinsecamente umano)
e al tempo stesso di passione giocosa. Ogni dettaglio che sembra nascondere, in effetti, esalta la seduzione,
vela e svela al contempo, nell’eterno rituale della sensualità che pare negarsi al desiderio per portare all’estasi.
© Le immagini riprodotte in questo sito sono di proprietà esclusiva dell’Autore che garantisce e attesta l’autenticità e la paternità delle opere - Febbraio 2024
Quarta sala. Fra sacro e profano.
Tommasi propone i suoi simbolismi con intensità quasi provocatoria.
Il tema del rapporto col trascendente, che da tempo influenza la sua arte, rappresenta la trama e l’ordito
delle opere in cui ritroviamo soggetti da secoli al centro dell’espressione pittorica:
le maternità, le pietà, le crocifissioni. Ma non si tratta di riproduzioni - seppur virtuosistiche -
d’immagini già viste chissà quante volte, bensì di interpretazioni attuali, contemporanee, assolutamente
originali. I volti delle sue Madonne sono presi dal quotidiano urbano, la sofferenza della Passione
è la stessa di chi è ferito in battaglia o resta straziato in un attentato terroristico,
il dolore di fronte alla morte è una condizione che annulla il tempo e lo spazio.
L’artista, come sempre, si fa interprete della realtà, la filtra con la sua coscienza e la rende coi suoi tratti
e le sue cromie. Sacro e profano, in fondo, son solo due facce di una stessa medaglia,
come il presente e il passato, l’appagamento e l’angoscia, l’armonia e il dolore.
Tutto questo si avverte, nelle tele di Tommasi, ma occorre intelligenza e attenzione per accorgersene:
è un racconto sussurrato, riservato a chi vuole capirlo e farlo proprio.
© Le immagini riprodotte in questo sito sono di proprietà esclusiva dell’Autore che garantisce e attesta l’autenticità e la paternità delle opere - Febbraio 2024
Quinta sala. Hommage à Degas.
Se l’impressionismo introdusse nuovi valori formali in contrapposizione alla pittura accademica, rivalutando
luce e colore come mezzi atti a manifestare le impressioni suscitate nell’artista dalla natura, se l’uso della
pennellata rapida e densa e la predilezione per la pittura en plein air sottolinearono il carattere rivoluzionario
di questa corrente artistica nei confronti della cultura ufficiale della seconda metà del 19° secolo, allora le
opere di Tommasi ispirate alle ballerine di Degas sono in perfetta coerenza con questa carica eversiva.
Perché non c’è necessariamente un’unità stilistica – anzi, non c’è proprio: alcune sono a pennellata istintiva,
abbozzata, altre sono invece molto più ricche di dettagli, sino a dare un’impressione fortemente realistica;
ma in tutti i quadri di questa sezione ritroviamo il senso di leggerezza, di luce, di tonalità che diventa pura
evocazione. L’eredità degli impressionisti è evidente, anche se viene rielaborata in modo del tutto personale.
© Le immagini riprodotte in questo sito sono di proprietà esclusiva dell’Autore che garantisce e attesta l’autenticità e la paternità delle opere - Febbraio 2024
Sesta sala.Il ritratto e il suo sguardo
«… che ne è oggi del genere o della modalità del ritratto?
Tale questione da una parte il carattere antico, tradizionale del ritratto nella storia dell’arte occidentale
e, di conseguenza, la la questione di un divenire con le sue trasformazioni,
rotture, ragioni e sorprese.»
La citazione è tratta da un libro fondamentale sull’arte del ritratto (Il ritratto e il suo sguardo)
pubblicato nel 2000 da Jean-Luc Nancy, fra i più noti filosofi contemporanei del pensiero post-decostuzionista.
Una cosa è certa: se un tempo il ritratto era ad appannaggio dei nobili, dell’alto clero e dei più facoltosi fra i borghesi
oggi si è democratizzato: le nuove tecnologie permettono di semplificare l’interminabile processo di preparazione,
una bella foto di partenza risparmia lunghe sedute davanti al cavalletto…
mentre l’abiltà dell’artista, proprio come è sempre stato nei secoli, conferisce ad ogni ritratto ben eseguito
caratteristiche d’unicità che ne fanno un’opera d’arte impareggiabile.
E i ritratti di Tommasi - che rivelano il proprio rigore al primo sguardo -
già al secondo fanno capire d’avere anche un’anima.
© Le immagini riprodotte in questo sito sono di proprietà esclusiva dell’Autore che garantisce e attesta l’autenticità e la paternità delle opere - Febbraio 2024
“La pittura è poesia silenziosa,
la poesia è pittura che parla,”
Simonide
poeta greco 556/468 a.C.
Contattatemi
Se desiderate ricevere informazioni
più dettagliate sulle opere esposte,
se volete commissionare un’opera
con soggetto di vostro gradimento,
o desiderate fare un omaggio originale
e sicuramente unico, sarò bel lieto
di proporvi la soluzione migliore
a costi contenuti.
www.premioceleste.it